Comunità energetiche: la rivoluzione parte dalla Puglia
Ogni giorno incontro imprenditori, amministratori pubblici ed utility manager che mi pongono la stessa domanda: come possiamo davvero ridurre i costi energetici senza fermare la crescita delle nostre comunità e delle nostre aziende?
I numeri che ci preoccupano
I dati diffusi durante il Convegno Regionale Assium alla Fiera del Levante parlano chiaro: nel 2024 le famiglie pugliesi hanno speso in media 1.900 euro per luce e gas, mentre le imprese hanno raggiunto una spesa complessiva di 3,27 miliardi di euro. E la proiezione per il 2025 è ancora più alta: 3,87 miliardi.
Questo accade non solo per colpa del mercato, ma anche perché spesso le utenze non vengono gestite con attenzione e le scelte dei fornitori non sono ottimali. Qui il nostro lavoro, come utility manager, diventa fondamentale.
Dal problema all’opportunità
C’è però un’altra faccia della medaglia. La Puglia è capofila in Italia per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con oltre 60.000 impianti e una quota pari al 10% della produzione nazionale verde.
E oggi abbiamo davanti a noi uno strumento concreto che può fare la differenza: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Perché credo nelle CER
Le comunità energetiche non sono solo un modello tecnico, ma un vero e proprio cambiamento culturale. Significa passare da consumatori passivi a protagonisti dell’energia. Significa condividere ciò che produciamo, abbattere i costi e creare valore per tutti.
Da consumatori a protagonisti attivi
L’ho detto durante il mio intervento a Bari: le comunità energetiche possono fare per l’energia quello che le cooperative fecero per l’agricoltura. Trasformare risorse diffuse in valore collettivo, rafforzare le comunità locali e rendere il territorio più competitivo.
La sfida che ci aspetta
Se riusciremo a consolidare questo modello, la Puglia potrà diventare davvero la capitale dell’energia distribuita. E questa rivoluzione non riguarda solo noi: è un’occasione di crescita e sviluppo per tutto il Mezzogiorno.
Ed è qui tutti gli utility manager devono essere in prima linea, come spiego nei miei corsi di formazione: supportare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni in questo percorso, con competenze, strumenti e una visione chiara del futuro.
Nella mia vita ho messo al centro la persona, la fiducia, la dignità professionale valori che guidano ogni mia scelta. Credo che il lavoro dell’operatore energetico meriti più rispetto, più metodo e una nuova narrazione.